Continua la protesta degli assistenti igienico personali

Continua la protesta degli assistenti igienico personali
Circa 2400 assistenti igienico personali degli studenti disabili non hanno ancora nessuna certezza riguardo il proprio futuro.
A pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico pretendono di essere stabilizzati.
 

Il posto di lavoro non si tocca

Mancano pochissimi giorni all’apertura delle scuole e gli assistenti igienico personali sono tornati in piazza per difendere il proprio diritto al lavoro e il diritto allo studio di tantissimi studenti disabili. Gli operatori si sono dati appuntamento, a Palermo, di fronte l’assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro. Hanno chiesto ad alta voce di essere definitivamente stabilizzati. «Devono ritirare ogni provvedimento che escluda gli assistenti igienico personali, i quali danneggiano gravemente gli studenti disabili. Vogliamo un tavolo di emergenza con soluzioni concrete e stabilità garantita per tutti i lavoratori» – così afferma uno di loro.
 

Gli assistenti igienico-personali siciliani in lotta

 
In piazza sono tornati tantissimi lavoratori e lavoratrici da diverse parti della Sicilia. Presenti lavoratori da Catania e comuni limitrofi, Partinico e altri comuni in provincia di Palermo. Tutti in protesta per rivendicare ancora una volta i diritti degli studenti disabili e degli operatori del settore che rischiano di rimanere senza lavoro. Giorgia Geraci, assistente igienico personale SLAI Cobas afferma: «La situazione è molto critica, l’assessore Scavone annunciava una deliberazione di giunta che avrebbe garantito il servizio attraverso un altro servizio aggiuntivo. Nonostante ciò, questa deliberazione non è servita a nulla, solo a creare tanta confusione. Adesso gli enti locali e le città metropolitane, comuni e liberi consorzi stabiliranno se il servizio potrà ripartire o meno – continua- ci saranno tantissimi studenti che non andranno a scuola, l’assessorato continua ad arrampicarsi sugli specchi, deve prendere una posizione netta a garanzia degli studenti e dei 2400 operatori del settore».

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