Piazza, bella piazza. Il Circolo Pickwick

Piazza, bella piazza. Il Circolo Pickwick
Da molto tempo Piazza del Popolo, a Messina, è il luogo in cui trovano collocazione le bancarelle con i libri usati, un luogo diventato appuntamento domenicale per i cultori della lettura, per gli appassionati, ma anche per chi con pochi soldi cerca qualcosa da leggere.

Questo spazio riconosciuto e totalmente integrato nel tessuto cittadino, questo appuntamento per una parte della comunità messinese, è stato, ad un certo punto, messo sotto torchio dalla polizia municipale dell’amministrazione De Luca.

 

Una piazza che crea comunità

Incomprensibilmente e senza un concreto supporto normativo, per mesi l’appuntamento è diventato oggetto delle visite dei vigili urbani. In questo modo Piazza del Popolo è diventata il luogo in cui si è combattuta una piccola guerra a bassa intensità.
Come spesso accade è, però, proprio dentro il conflitto che si danno esperienze innovative. È accaduto così che intorno alle bancarelle del libro usato si è creato uno spirito di solidarietà che si è sempre più esteso. Progressivamente i frequentatori di quella piazza hanno imparato a riconoscersi e a riconoscere ciò che in quella piazza accadeva. Quello spazio non era più solo, dunque, lo spazio in cui si collocavano e si potevano trovare libri usati. Era la piazza dello scambio dei libri, della discussione, dell’incontro, della socialità. Così è nato il Circolo Pickwick.

Intanto le visite dei vigili urbani diventavano sempre più frequenti e arroganti. Sono cominciate a fioccare le multe e si è aperto un contenzioso (anche legale) con il Comune di Messina. Ma, si sa, davanti ai comportamenti arroganti la gente finisce per aggregarsi e difendersi. Così, intorno al Circolo Pickwick e intorno a quella piazza si è formato un favore sociale che si è espresso in una sempre maggiore presenza domenicale e in una diffusione di messaggi di solidarietà sui social e sui giornali. Può apparire strano, ma intorno ai libri, al loro valore, alla insindacabilità della cultura come ricchezza dell’umano, si è formata una piccola resistenza. Insomma, alla fine (fino ad oggi, almeno) i vigili hanno smesso la loro visita domenicale e le loro multe e il Circolo Pickwick in questa fase può dire di aver vinto. La domenica è, così, ancora, un’occasione per vedersi, discutere, scambiare libri, cercare i nuovi arrivi.

 

Un luogo, una comunità, un’istituzione

Più volte, nel corso delle polemiche, è stato chiesto che il Circolo Pickwick si costituisse in associazione. Ma proprio da chi non capisce cosa sia questa esperienza. Il Circolo Pickwick è una istituzione. Precede la norma e i regolamenti. È cioè un luogo in cui una comunità, che si dà regole condivise non scritte, si riunisce intorno ad una attività e soddisfa esigenze di carattere culturale comuni. Il Circolo Pickwick non è identificabile con nessuno in particolare e non è utilizzabile. Il Circolo Pickwick è fatto da tutte le persone che frequentano quello spazio.

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