Lentini, edilizia scolastica: il comitato Antudo chiede spiegazioni all’amministrazione

Lentini, edilizia scolastica: il comitato Antudo chiede spiegazioni all’amministrazione
Il 27 aprile il Comitato Territoriale Antudo Lentini  ha inviato una PEC all’amministrazione comunale per chiedere notizie sullo stato complessivo  dell’edilizia scolastica a Lentini e in particolare sulla situazione logistica dell’Istituto Comprensivo Vittorio Veneto.

 

Il caso

In data 21 settembre 2020, con ordinanza comunale n. 38 venivano inibite le attività didattiche della sede centrale di via Piave dell’Istituto Comprensivo Vittorio Veneto di Lentini. Contemporaneamente, anche il plesso staccato (ove erano ubicate sette classi di scuola primaria) risultava non utilizzabile per la necessità di interventi di sistemazione.

Tale situazione ha comportato una totale riorganizzazione e ricollocazione  dell’intera popolazione scolastica in ben 5 strutture, alcune non del tutto idonee a ospitare alunni di scuola dell’infanzia e primaria. I lavori di sistemazione del plesso staccato sono stati annunciati più volte, in ultimo nel Consiglio Comunale del 30 dicembre 2020; ma ancora i lavori non risultano iniziati.

Sia l’amministrazione scolastica che i genitori dichiarano di non avere più avuto dal Comune gli aggiornamenti necessari anche in vista dell’organizzazione del prossimo anno scolastico.

A tal proposito, in data 27 aprile il Comitato Territoriale Antudo Lentini ha inviato una lettera al sindaco e all’assessore alla Pubblica Istruzione ed edilizia scolastica del Comune di Lentini per chiedere di informare la cittadinanza circa: la sistemazione logistica dell’IC Vittorio Veneto, la data di inzio di lavori sul plesso staccato e quali tipi di intervento sono previsti per rendere di nuovo fruibile il plesso Vittorio Veneto di via Piave. Ma in generale per conoscere la situazione logistica degli altri istituti comprensivi di Lentini: lo stato degli edifici scolastici, la loro conformità alle normativa sulla sicurezza, lo stadio dei progetti in corso, finanziamenti richiesti e lo stato di avanzamento degli interventi di adeguamento e di adattamento funzionale degli spazi e delle aule didattiche in conseguenza dell’emergenza sanitaria da covid-19.

 

Le richieste del comitato

La richiesta inviata dal comitato era stata sollecitata da varie componenti scolastiche che manifestavano grave  preoccupazione per lo svolgimento del prossimo anno scolastico lamentando la mancanza di notizie ufficiali sulla problematica che riguarda l’istituto Vittorio Veneto. Richieste di chiarimenti  sono state avanzate anche dall’Ufficio scolastico Regionale – Ambito territoriale di Siracusa.

Come si legge nella nota del comitato, in particolare si è chiesto di comunicare alla comunità:

1)  la sistemazione logistica dell’IC Vittorio Veneto per il prossimo anno scolastico;

2) quando inizieranno i lavori di sistemazione del plesso ex Polizia e perché sebbene annunciati più volte non sono ancora iniziati;

3) quali tipi di intervento sono previsti per rendere di nuovo fruibile il plesso Vittorio veneto di via Piave.

E inoltre di conoscere la situazione logistica degli altri istituti comprensivi di Lentini, nello specifico:

● Lo stato degli edifici scolastici che ospitano i tre istituti comprensivi

● La conformità degli edifici scolastici alle normativa sulla sicurezza

● Lo stadio dei progetti in corso

● I finanziamenti richiesti

● Lo stato di avanzamento del progetto FESR Avviso 13194 del 24 giugno 2020 “ Interventi di adeguamento e di adattamento funzionale degli spazi e delle aule didattiche in conseguenza dell’emergenza sanitaria da covid-19”

Per concludere, è stato chiesto al Comune di verificare anche il possesso dei requisiti per la partecipazione all’Avviso Pubblico del Miur «per la presentazione delle richieste di contributo per progetti relativi ad opere pubbliche di messa in sicurezza, ristrutturazione, riqualificazione o costruzione di edifici di proprietà dei comuni destinati ad asili nido e a scuole dell’infanzia e a centri polifunzionali per i servizi alla famiglia», in scadenza proprio il 21 maggio 2021.

 

La risposta dell’assessore e del sindaco

In data 21 maggio è arrivata la risposta dell’assessore Valenti e del sindaco Bosco. Citiamo testualmente l’incipit: «si contestano integralmente le premesse in quanto, al di là del corretto riferimento all’ordinanza sindacale, sono riportate notizie approssimative e probabilmente ricavate più da passaparola che dalla lettura degli atti regolarmente pubblicati in albo pretorio o dei comunicati stampa ufficiali emessi dal’Amministrazione comunale». Si sminuisce, di fatto, il lavoro del comitato che ricordiamo essere espressione della comunità.

Nella nota si ribatte: «il nostro comitato non ricava notizie tramite “passaparola”, come l’assessore Valenti e il sindaco Bosco hanno scritto nella loro risposta, e riteniamo inopportuno che degli amministratori si rivolgano in questi termini a un comitato di cittadine e di cittadini che si attivano per il proprio territorio in modo costante e volontario. Le nostre informazioni sono desunte dalla documentazione che abbiamo ritenuto utile alla ricostruzione della vicenda specifica della Scuola Vittorio Veneto e dalla segnalazione della sua dirigente scolastica. Ma, come specificavamo nella nostra lettera, noi vogliamo conoscere qual è la progettualità per i prossimi anni riguardo l’edilizia scolastica. Riteniamo profondamente errata – e lo abbiamo sottolineato più volte – ogni politica amministrativa che ritenga una “seccatura” dare spiegazioni sul proprio operato, che si sottragga presuntuosamente al confronto con il territorio che dovrebbe amministrare, che escluda dai momenti decisionali gli abitanti».

E continuano: «se è vero che nel caso dell’istituto Vittorio Veneto si è stati costretti a muoversi pressati dall’urgenza, è anche vero che è mancata – ed è ancora assente – una pianificazione condivisa e partecipata dell’azione amministrativa sulle problematiche dell’edilizia scolastica nel nostro territorio.

Dare alla comunità risposte chiare è senza dubbio un inizio. Coinvolgere la comunità nelle decisioni con processi partecipativi dal basso è la vera sfida per chiunque amministrerà il paese nei prossimi 5 anni».

Secondo il comitato, il prossimo passo dovrebbe essere la creazione di un tavolo tecnico permanente sulle politiche scolastiche con l’obiettivo di attuare una reale partecipazione della comunità, affinché i cittadini possano partecipare davvero alla formazione delle decisioni che le riguardano direttamente.

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