Scuola e sanità. Due priorità, ma non per Musumeci

Scuola e sanità. Due priorità, ma non per Musumeci
Scuola e sanità. Durante questa settimana la Sicilia è stata interessata prevalentemente da due questioni: la mobilità 2020/2021 legata a doppio filo alla riapertura delle scuole e la morte di Lorenza a cui è seguita una grade mobilitazione nell’isola di Lipari. Si parla, dunque, di scuola e sanità, due istituzioni cardine di una società. Due istituzioni che, però, non sembrano figurare fra le priorità all’interno dell’agenda politica del governo regionale ormai da anni. In Sicilia, infatti, versano in condizioni disastrose.

 

Sulla scuola 

Sulla scuola, in rifermento alla riapertura (aule, banchi, distanze da garantire) sono ancora tante le incertezze a livello nazionale; tante quanto i docenti siciliani che potevano tornare in Sicilia (anche solo per una anno, data la situazione di emergenza) e che invece hanno trovato la strada sbarrata dal ministero dell’istruzione. Padri e madri che speravano finalmente di tornare a vivere nella propria terra accanto ai propri cari; ma niente da fare: quella dei docenti esiliati al nord è una condizione di cui nessuno (o quasi) si preoccupa.

 

Sulla sanità

Sulla Questione sanità invece, ci spostiamo A Lipari. la morte di Lorenza e lo scatto di orgoglio del popolo eoliano, infatti, hanno dato visibilità a un’altra questione di cui poco si parla: l’abbandono dei presidi sanitari di territorio, quelli di prossimità, che dovrebbero funzionare per poche migliaia di persone e vanno avanti sotto la minaccia costante di chiusura, con una pianta organica misera che neanche viene rispettata.
Nel caso dell’ospedale di Lipari, Musumeci non ha potuto far altro che disimpegnarsi inviando sull’isola il braccio destro e compagno di mille battaglie, l’assessore Razza che in questo caso ha dovuto prendere degli impegni.  E che, però, ha avuto il barbaro coraggio di affermare che né lui né il governo regionale hanno responsabilità per la morte di Lorenza. Musumeci non ha potuto spendersi in prima persona. Anche questa settimana è stato troppo impegnato a produrre vuota retorica su Hotspot e migranti.

 

Conta solo la propaganda

La scuola e la sanità per lui sono appendice. Eppure il lockdown ci ha dimostrato che proprio questi sono al contempo gli ambiti più importanti e più fragili in Sicilia. Non si può parlare di ripartenza senza mettere al centro del programma politico la loro difesa e il loro rilancio.
Ma Musumeci si accontenta di poco. Gli basta fare un po di chiacchiera e propaganda, a spese nostre, sul sistema dell’accoglienza. Tutto il resto non conta e può andare a farsi benedire.

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