Carenza di medici, sospeso il Punto Nascite di Mazara del Vallo

Carenza di medici, sospeso il Punto Nascite di Mazara del Vallo
È di oggi la notizia della sospensione del Punto Nascite di Mazara del Vallo.

Dalle prime notizie pare che la causa principale della chiusura del Punto Nascite di Mazara sia la carenza di personale medico all’interno della struttura ospedaliera. Nello specifico una carenza del 45 per cento rispetto ai medici che ci dovrebbero essere nel reparto di pediatria.

La critica del gruppo parlamentare Attiva Sicilia

Arriva immediata la critica sull’accaduto da parte dei rappresentanti del gruppo parlamentare Attiva Sicilia che affermano di aver avanzato, da tempo, la proposta dell’accorpamento dal punto di vista organizzativo dei due ospedali di Mazara del Vallo e di Castelvetrano, in modo da prevedere un’unica azienda ospedaliera che agisca su due sedi.

Secondo il deputato regionale Sergio Tancredi, questo sarebbe un modo per fronteggiare nell’immediato il problema del ridimensionamento della rete sanitaria. Ma la loro proposta non è mai stata presa in considerazione. Inoltre, contestano quanto previsto nel nuovo piano organizzativo sanitario che a breve entrerà in vigore, votato dai Comuni. Prevedrà, infatti, l’istituzione del Punto Nascite esclusivamente presso l’ospedale di Mazara, chiudendo quello di Castelvetrano. Quindi una volta riaperto il reparto a Mazara, comunque sarà previsto un unico Punto Nascite.

«La nostra proposta di accorpamento dei due ospedali avrebbe permesso di mantenere la presenza di reparti di eccellenza in entrambe le strutture» – afferma Tancredi.

Basta tagli alla sanità pubblica!

La sospensione del Punto Nascite di Mazara del Vallo è una delle tante conseguenze del nostro attuale sistema sanitario pubblico, da tempo colmo di contraddizioni interne. Carenza di personale medico, strutture ospedaliere al collasso, assenza di servizi medici nei quartieri popolari e nei piccoli comuni. Questo il prodotto di processi decennali di tagli alla sanità pubblica previsti da riforme regionali e nazionali.

Viene naturale chiedersi quali siano i criteri con cui si decide di aprire o chiudere presidi medico-ospedalieri e reparti. Evidentemente chi siede ai tavoli decisionali pensa prima ai profitti e poi alla salute delle persone. Probabilmente costerebbe troppo alle casse dello Stato promuovere e mantenere una rete sanitaria che preveda due strutture, una a Mazara del Vallo e una a Castelvetrano, entrambe con reparti di eccellenza e con un numero di medici notevolmente superiore rispetto a quello attuale.

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