239 osservazioni dal Mase sulla megaopera. I No Ponte: «ottimisti ma non abbassiamo la guardia»

239 osservazioni dal Mase sulla megaopera. I No Ponte: «ottimisti ma non abbassiamo la guardia»
La Conferenza dei Servizi di ieri si è aperta con l’arrivo da parte del Mase (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica) di 239 osservazioni per la Stretto di Messina Spa in merito al progetto definitivo. I partiti dell’opposizione, M5S e PD in prima fila, hanno subito cantato vittoria annunciando lo STOP del progetto ma la realtà è più complessa. Adesso la società, insieme a Eurolink, ha 30 giorni per predisporre tutte le integrazioni e i chiarimenti richiesti. La partita è ancora aperta.

Pubblichiamo di seguito la note di Spazio No ponte:

La notizia che sta scuotendo gli animi in queste ore riguarda le 239 osservazioni al progetto definitivo che il Mase (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica) ha richiesto alla società “Stretto di Messina” nell’ambito della valutazione del progetto del ponte. Il tutto mentre veniva avviata la Conferenza dei servizi. Adesso la Stretto di Messina, con Eurolink, dovrà, in 30 giorni, «rispondere a tutte le integrazioni e chiarimenti richiesti» come afferma Ciucci.

Con questa notizia, però, non vorremmo cadere nel tranello dello “stop al progetto”, come alcuni partiti dell’opposizione stanno rilanciando da ieri pomeriggio. Che il progetto fosse obsoleto, lo sapevamo già, ma che i signori del cemento vadano spediti..anche. E il ponte sullo Stretto, come abbiamo visto, è una questione politica e la politica, spesso, va oltre i, seppur importanti, meri aspetti tecnici. Siamo ottimisti, certo. Ma senza abbassare la guardia.

E quindi ci chiediamo: il rischio dell’apertura dei cantieri persiste? Si. Forse con qualche slittamento rispetto alle date annunciate, ma si. E c’è ancora possibilità di fermarli? Si, con la determinazione che ha contraddistinto l’ultimo anno.

È questo il momento di affermare che le decisioni non si prendono dentro i palazzi istituzionali, qui c’è un territorio che fermerà chi pensa di poterlo distruggere e devastare senza trovare opposizione.

I prossimi appuntamenti:

Oggi pomeriggio, 17 aprile, alle ore 18:00, presso il CSC Nuvola Rossa a Villa San Giovanni, si terrà un’assemblea organizzativa in vista di una manifestazione nella sponda calabra.

Testo di indizione:

C’è un vento che sta soffiando da mesi sullo Stretto, un vento che sferza le coscienze e invita alla partecipazione di quanti abitano e hanno a cuore la propria terra: è il vento della consapevolezza di una comunità che non si arrende, che non ci sta ad avere padroni che decidono sul suo destino, che fa sentire la propria voce per la difesa dei nostri territori.

Da Messina a Villa San Giovanni, il No a questa opera distruttiva è sempre più costante e forte, trasmesso dalle migliaia di cittadini che si stanno organizzando, attraverso comitati, associazioni,assemblee.

L’invito a tutti è quello di costruire insieme a Villa San Giovanni un grande momento di partecipazione popolare. Apriamo i cantieri dunque, ma quelli che ci piacciono, quelli nei quali la comunità è protagonista e artefice del proprio futuro!

Sabato 20, invece, a Messina, e più precisamente a Contesse, è stata indetta una passeggiata nei luoghi interessati dai cantieri. L’appuntamento è previsto per le ore 15:30 nella piazza della scuola “Salvo D’Acquisto”.

Testo di indizione:

Che i cantieri del ponte non interesserebbero solo la zona nord della città è evidente ormai a tutti. La pubblicazione delle mappe e il lunghissimo elenco degli espropri hanno clamorosamente sconfessato gli eleganti rendering pubblicati ad arte per dare una rappresentazione edulcorata dell’impatto che l’infrastruttura avrebbe sul territorio. E se coloro che verranno colpiti dalle procedure di esproprio sarebbero sradicati dalla loro abitazione, dalla loro comunità, dalla loro rete amicale, gli abitanti di interi quartieri interessati dai cantieri si troverebbero per molti anni in una condizione di invivibilità.

Il ponte sullo Stretto atterra nella nostra città come una “invasione”. Questa espressione viene sempre più utilizzata tra gli abitanti e anche in ambito istituzionale. Ma se quella del ponte è una “invasione”, una “occupazione” del territorio decisa altrove, a noi non resta che difenderlo, resistere a chi vorrebbe trasformarlo in un luogo da cui trarre profitto e lasciare macerie. Lo abbiamo promesso fin dal primo giorno in cui la minaccia del ponte è stata nuovamente avanzata e a quella promessa rimarremo fedeli. Non resteremo inermi ad assistere alla distruzione della nostra città.

Il movimento no ponte, che nell’ultimo anno ha organizzato tre partecipati cortei e numerose iniziative nel corso delle quali sono state smascherate tutte le bugie che erano state raccontate agli abitanti per promuovere un’opera inutile e dall’impatto ambientale devastante, è oggi molto più forte e si susseguono ormai settimanalmente nuove manifestazioni che coinvolgono settori diversi della nostra comunità. L’ultima di questa è stata la straordinaria assemblea dei Docenti no ponte svoltasi sabato scoro presso la Sala Fasola.

L’estate che viene sarà un’altra estate di lotta e se davvero dovessero essere avviati i cantieri saranno quelli i luoghi in cui porteremo la nostra opposizione. I prossimi giorni saranno, invece, dedicati a creare eventi di discussione e mobilitazione sui luoghi che più fortemente sarebbero coinvolti nel processo di devastazione cui verrà sottoposta la città. Sabato 20 aprile saremo a Villaggio UNRRA e Contesse per una passeggiata no ponte, con concentramento nella piazza della Scuola Salvo D’Acquisto, via Calispera 23, alle ore 15.30, con l’obbiettivo di manifestare contro la prosecuzione dell’iter del ponte e aprire una discussione pubblica in un contesto che sarebbe quello che dopo la zona di Faro/Ganzirri sarebbe la più colpita dai cantieri.

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