NO all’impianto di Biogas a Grottarossa: agricoltori in protesta.

NO all’impianto di Biogas a Grottarossa: agricoltori in protesta.

Domenica 1 settembre gli agricoltori agrigentini e nisseni del comitato “Difendiamo Grottarossa” hanno dato vita a un sit-in di protesta contro la realizzazione di un impianto per la produzione di gas biometano. L’impianto dovrebbe essere realizzato in contrada Grottarossa, al confine tra le province di Agrigento e Caltanissetta.
La contrada è una zona prettamente agricola. Ospita colture d’eccellenza come “la pesca di Delia”, per la quale sono state avviate le procedure di riconoscimento dell’Indicazione geografica protetta, l’uva Italia e altre colture tipiche. Un territorio importante per l’economia locale in cui sono presenti diverse aziende agricole di seconda e terza generazione e attività di turismo rurale.
《Un area che》- affermano i membri del comitato – 《non può essere destinata improvvisamente a uso industriale. L’economia locale ne risentirebbe pesantemente》.
Chi vuole realizzare l’opera dice che si tratterebbe di un impianto agricolo. Il comitato sa perfettamente che, anche in funzione delle dimensioni che avrà, non sarà così. I cittadini sono fortemente preoccupati per le eventuali emissioni che provocherebbe questo impianto. Agenti inquinanti che metterebbero in serio pericolo i terreni.
I manifestanti chiedono all’assessorato regionale all’Energia di ritirare l’autorizzazione per l’istallazione dell’impianto.
Tra le maggiori criticità espresse dal comitato nei confronti dell’opera vi è quella dell’assenza di una Valutazioni di Impatto ambientale, nonché la mancata analisi della vocazione esclusivamente agricola dell’area in questione.

Il no all’impianto da parte del comitato è, dunque, un no alle multinazionali che vogliono agire sul nostro territorio in maniera predatoria senza tener conto della salute e delle condizioni di vita di chi quel territorio lo vive.
E’ un no al tentativo di stravolgere un modello produttivo che da anni caratterizza la contrada Grottarossa e su cui si basa l’intera economia locale a favore di interessi estranei al territorio. Interessi che seguono la logica del profitto immediato e per pochi anziché quella di uno sviluppo a servizio della collettività.

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