Randazzo (CT) si riempie per ricordare il comandante Antonio Canepa.

Randazzo (CT) si riempie per ricordare il comandante Antonio Canepa.
Domani sarà il 74esimo anniversario della strage di Murazzu Ruttu, in cui persero la vita Antonio Canepa, comandante dell’EVIS, e due giovani militanti indipendentisti, Carmelo Rosano e Giuseppe Lo Giudice. E oggi a Randazzo si è svolta una manifestazione per ricordare e onorare gli indipendentisti caduti nella guerra contro lo Stato Italiano per liberare la Sicilia dall’oppressione coloniale.
Il corteo è partito dal Cippo commemorativo ai Caduti dell’EVIS che si trova proprio nella cittadina di Randazzo presso la contrada Murazzorotto. Centinaia di siciliani da ogni parte dell’isola (Palermo, Catania, Messina, Marsala, Milazzo, Lentini, Petralia, Tusa) hanno risposto all’appello lanciato dal comitato Vespro 2019, lo stesso che organizzò la marcia in occasione dell’anniversario del Vespro Siciliano del 1282. Un appello lanciato affinché per la prima volta si ricordasse il comandante Antonio Canepa con dignità, chiamando alla partecipazione tutti coloro che oggi si muovono per costruire, passo dopo passo, l’indipendenza della Sicilia. In una nota del comitato si legge: «L’uccisione di Canepa, com’è noto, si aggiungeva alle stragi (tra tutte, “La strage del pane” dell’autunno 1944), alle uccisioni, agli arresti e alle torture con cui lo Stato italiano cercò di mettere fine all’avanzata degli indipendentisti in Sicilia; traguardo mancato, dal momento che non soltanto la voglia di indipendenza è rimasta viva ma, in questi ultimi anni di crisi economica e sociale, si è intensificata soprattutto tra quei giovani che intendono costruire nell’isola il proprio futuro».
Un appello, quindi, al risveglio, non per una semplice commemorazione. Dopo la partenza il corteo colorato da decine di bandiere siciliane e con in testa uno striscione con scritto: Comandante Antonio Canepa: La Sicilia ai siciliani, si è diretto verso il centro della città fino a raggiungere il Municipio. A seguire, letture per ricostruire la storia cancellata del grandissimo movimento per l’indipendenza che infuocò la Sicilia fino alla prima metà degli anni ’40 del Novecento.

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