Modernità e autodeterminazione nazionale. Proposte interpretative per una storia del nazionalismo periferico in Europa occidentale. Di Paolo Perri

I recenti successi dei movimenti indipendentisti in alcune aree dell’Europa occidentale e la recrudescenza di storiche tensioni secessionistiche in Corsica, Irlanda del Nord e Paesi Baschi, hanno riportato al centro del dibattito scientifico e politico le rivendicazioni dei cosiddetti nazionalismi periferici. Un dato particolarmente interessante che caratterizza il nuovo revival nazionalista è sicuramente la differenziazione ideologica tra questi movimenti, che va dell’estrema sinistra (Sortu nei Paesi Baschi; lo Sinn Féin in Irlanda del Nord, Candidatura d’Unitat Popular in Catalogna) alla destra nazionalista fiamminga (nella sua versione più moderata: Nieuw-Vlaamse Alliantie; e in quella radicale del Vlaams Belang), passando per posizioni socialdemocratiche (lo Scottish National Party e l’Esquerra Republicana de Catalunya), liberali e cristiano democratiche (Partido Nacionalista Vasco,Convergència Democràtica de ya2). Una differenziazione che, oltre a distinguere ideologicamente questi partiti, riflette posizioni molto diverse sulla questione dell’indipendenza e sull’atteggiamento nei confronti dell’Unione Europea (pro o contro). Di fatto, alcuni movimenti nazionalisti svolgono ormai una funzione ben al di là della tutela dell’identità culturale e/o linguistica delle comunità periferiche, e hanno sostituito, sotto molti aspetti, i partiti tradizionali nella sfida all’establishment. Il successo elettorale riscosso dai nazionalisti scozzesi, ad esempio, è frutto di un pluridecennale processo di erosione del bacino elettorale del Partito Laburista, che mette in luce la capacità dei nazionalisti di sfidare i laburisti sul loro stesso piano ideologico. Per comprendere la natura di una differenziazione politica così vasta, e per valutare le conseguenze determinate dall’assunzione di obiettivi e pratiche politiche tanto diverse, è necessario spostare l’attenzione su alcuni aspetti più specifici della questione: in che modo il nazionalismo si è combinato con le diverse ideologie di massa nel XX secolo? È possibile individuare dei fattori specifici che ne condizionarono l’evoluzione politica? Come cambia il messaggio nazionalista (inclusivo/esclusivo) in rapporto alla struttura economica della comunità interessata (industriale/rurale)?

 

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