Antudo Lentini e Terra intervengono sullo smantellamento dell’ospedale

Antudo Lentini e Terra intervengono sullo smantellamento dell’ospedale
Dopo la riunione congiunta dei Consigli Comunali di Lentini, Carlentini e Francofonte sulla possibile chiusura dell’Ospedale di zona, Antudo Lentini e Terra prendono posizione sulla situazione drammatica della sanità nel comprensorio lentinese e nell’intera Regione, anche frutto dei tagli alle risorse a livello nazionale. Sulle possibili strategie per risolvere le criticità nella gestione della struttura, si richiedono soluzioni immediate alle questioni più urgenti e di non utilizzare la questione per passerelle politiche e calcoli elettorali.

 

Di seguito riportiamo il comunicato integrale

Venerdì 28 Gennaio si è svolto, presso l’Aula consiliare del Comune di Lentini, un Consiglio Comunale congiunto dei 3 comuni di Lentini, Carlentini e Francofonte, a cui hanno partecipato i deputati regionali della Provincia ed i dirigenti medici dell’Ospedale, per fare il punto della situazione ed individuare le possibili strategie per risolvere, nel breve termine, i problemi più evidenti e scongiurare una possibile chiusura del presidio ospedaliero di Lentini da più parti paventata.

Molteplici, infatti, sono le criticità emerse, soprattutto negli ultimi mesi, nella gestione dell’Ospedale di Lentini, cui hanno dato drammatico riscontro le ripetute lamentele della cittadinanza che si trova costretta ad usufruire delle prestazioni sanitarie in una struttura ridotta all’osso in termini di servizi e di organico.

Sempre più diffuso è l’allarme sociale per le condizioni in cui versa la struttura e per la gestione organizzativa dei reparti, dei servizi sanitari e delle prestazioni ambulatoriali.  Episodi di malasanità, di diritti negati, disfunzioni di ogni tipo fanno parte del vissuto quotidiano dei cittadini. Sul nostro territorio non è più garantito il diritto inviolabile alla salute, il diritto alla cura e all’accesso ai servizi sanitari di base.

Chiusura di interi reparti, carenza di posti letto, lunghe attese in un Pronto soccorso congestionato e con un organico ridotto al minimo, mancanza di un numero sufficiente di anestesisti e rianimatori; carenza di macchinari per le prestazioni specialistiche; lunghissime liste di attesa per gli esami di controllo che costringono a ricorrere alla sanità privata, dipingono un quadro drammatico e preoccupante sullo stato della sanità nel nostro territorio, a cui si somma un insufficiente  funzionamento della medicina territoriale.

Questo quadro allarmante, da anni denunciato dai cittadini, è stato sostanzialmente confermato dagli interventi dei Sindaci, dei Consiglieri, dei Deputati regionali e dei dirigenti medici dell’Ospedale nel corso del Consiglio comunale aperto.

 

Il frutto di una scelta politica precisa

I Sindaci del comprensorio hanno anche riferito gli esiti dell’incontro avuto con l’Assessore Regionale alla Sanità Razza ed il Direttore generale dell’Asp di Siracusa Ficara; sono stati forniti i numeri e i dati delle criticità e delle carenze di organico riscontrate e confermate dall’Asp e alla fine sono stati lanciati i soliti appelli all’unità tra le tre comunità e al coinvolgimento dei cittadini in questa lotta. Abbiamo ascoltato parole forti ed intenzioni bellicose. Al di là delle diverse appartenenze politiche e delle differenti valutazioni tutti si sono detti concordi sul fatto che si tratti di una questione squisitamente politica e che il sotto-dimensionamento, la scarsa attenzione e la gestione approssimativa del nostro Ospedale è il frutto di una scelta politica a livello regionale che avrebbe l’obiettivo di favorire la sanità e le strutture catanesi a discapito di quelle del siracusano.

 

Una questione che riguarda l’intera isola

Ma il de-potenziamento degli ospedali è una condizione che riguarda tantissimi territori dell’isola e che ha portato tra l’altro alla chiusura di tanti punti nascita in tanti comuni siciliani come denunciato più volte da Antudo .

La condizione in cui versa l’ospedale di Lentini è la stessa di tanti ospedali siciliani ed è frutto delle politiche finanziarie nazionali. In tutti questi anni lo smantellamento della sanità è passato proprio dalla distruzione delle piccole entità ospedaliere territoriali, secondo il modello della concentrazione in grosse strutture che però, evidentemente, non rispondono alle esigenze di tutti. Un processo avviato ormai da un decennio e che ha portato allo sgretolamento del sistema sanitario nazionale con un de-finanziamento dello stesso di oltre 37 miliardi a fronte dell’aumento del fabbisogno e che ha portato allo sviluppo della sanità privata con effetti particolarmente drammatici per i cittadini siciliani.

Non è un caso, infatti, che negli ultimi 10 anni a Mistretta, Lipari, Pantelleria, Castelvetrano, Giarre, Leonforte e tantissimi altri comuni siano nati comitati per difendere gli ospedali, per evitare che vengano chiusi, accorpati, riorganizzati al ribasso. Non è un caso se a Palermo e Catania, nei quartieri popolari nascono ambulatori autogestiti da comitati e medici volontari. Presìdi utili a dare risposte a chi altrimenti non avrebbe garantito il diritto alla salute, ma soprattutto per proporre e praticare un modo di intendere la sanità che sia a misura di territorio, vicino alle necessità e ai bisogni delle persone, libero dalle logiche del profitto.

Gli standard qualitativi dei servizi sanitari ed i livelli essenziali delle prestazioni devono tornare ad essere garantiti sul nostro territorio ed in tutta la Regione con lo stesso grado di efficienza.

Abbiamo avuto la netta percezione che i diversi interventi in Consiglio Comunale fossero influenzati dall’avvicinarsi delle prossime elezioni e i riferimenti alla campagna elettorale per le Regionali sembrano tristemente confermarlo.

Chiediamo la risoluzione immediata delle criticità riscontrate, il reclutamento sollecito dei profili medici ed infermieristici mancanti rispetto alla dotazione organica prevista ed il potenziamento dei servizi sanitari di base e delle prestazioni ambulatoriali, senza calcoli politici ed elettorali e senza dover aspettare l’arrivo dei fondi del Pnrr.

 

Comitato Territoriale Antudo Lentini

Terra Lentini

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