Sempre più catastrofica la condizione contabile dei Comuni siciliani

Sempre più catastrofica la condizione contabile dei Comuni siciliani
Il Documento di sintesi dell’attività di controllo della Sezione di Controllo per la Regione Siciliana della Corte dei Conti mette in evidenza una sempre  maggiore incidenza delle procedure di risanamento finanziario rispetto alle altre regioni. Sono attivati, infatti, 44 Piani di Riequilibrio Finanziario Pluriennale, tra i quali quelli del Comune di Messina e della Città Metropolitana di Catania, e 45 procedure di dissesto, tra le quali quelle del Comune di Taormina e il Libero Consorzio di Siracusa. La causa principale di queste situazioni di crisi finanziaria sono da riscontrare nella scarsa capacità di riscossione tributaria e patrimoniale, soprattutto a fronte della drastica riduzione dei trasferimenti statali e, a sua volta, delle difficoltà del bilancio regionale.

 

Cosa emerge?

La cosa interessante è che i dati che confluiscono nel sistema di monitoraggio presso gli uffici della Sezione (Banca-dati M.E.LO – monitoraggio enti locali) lasciano prevedere che la platea dei Comuni in difficoltà finanziarie aumenterà poiché emerge «il rispetto meramente formale ed apparente degli obiettivi di finanza pubblica ed un risultato di amministrazione non attendibile, in ragione della sussistenza di imputazioni di bilancio non conformi alle regole dell’armonizzazione o di rappresentazioni contabili artificiose, oltre che di palesi violazioni dei principi fondamentali della contabilità armonizzata, la cui corretta applicazione condurrebbe, in alcuni casi, ad un saldo finale negativo ed all’emersione di consistenti disavanzi da ripianare. La descritta situazione di grave criticità finanziaria coinvolge anche i maggiori Comuni dell’Isola (Palermo, Catania, Messina)».

Ora, a parte che, per quanto concerne Messina, sembrerebbe aggiungersi un altro elemento che mette in discussione la grande narrazione del risanamento finanziario dell’ente, ciò che emerge è un quadro catastrofico della situazione contabile dei Comuni siciliani in generale. Un quadro che andrà a peggiorare a causa delle ragioni strutturali che lo determinano.

 

Una soluzione politica per gli enti locali siciliani

Non c’è, infatti, alcun dubbio, che la difficoltà di riscossione non sia un aspetto meramente tecnico o organizzativo, ma riguarda anche il processo di impoverimento graduale della società siciliana. Allo stesso modo, la riduzione progressiva dei trasferimenti dal centro alla periferia vengono dati come endemici. Dai dati forniti dalla Corte dei Conti non si può che ricavarne la necessità di una soluzione politica per le autonomie locali siciliane, pena il loro declino progressivo e la sempre maggiore incapacità di generare i servizi pubblici necessari e assistere le fasce sociali più fragili.

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