Palermo: protesta dei lavoratori del settore benessere

Palermo: protesta dei lavoratori del settore benessere
Parrucchieri, barbieri, centri estetici. Dopo la chiusura imposta a seguito della dichiarazione della zona rossa, il mondo del settore benessere è tornato in piazza.

Si sono radunati stamattina intorno alle 10, a piazza Indipendenza, di fronte la Presidenza della Regione Siciliana. Centinaia di lavoratori hanno chiesto a gran voce la riapertura dei loro locali. Hanno affermato la necessità della riapertura in piena sicurezza e nel rispetto delle misure anti-Covid. Tra i manifestanti, viene lamentato il totale disinteresse da parte della politica nazionale e regionale nel tutelare queste categorie lavorative che, a seguito dei provvedimenti e delle misure restrittive, si trovano al collasso.

 

Le voci dalla piazza

«Vogliamo lavorare in sicurezza come abbiamo sempre fatto – afferma Cinzia Calaiò, parrucchiera palermitana – non capiamo le motivazioni di questa nuova chiusura». I lavoratori hanno anche investito per adeguarsi alle misure e alle regole per il contrasto del Covid-19. Nonostante tutto, le attività sono state costrette a calare le saracinesche.

La rabbia è tanta e non ha scongiurato anche alcuni momenti di tensione durante la piazza. «Loro hanno lo stipendio fisso» – afferma Cosimo Campagna, barbiere palermitano, riferendosi ai governatori regionali. «Noi invece dobbiamo riaprire. Dopo lo scandalo sulla sanità che c’è stato vogliamo capire i numeri reali. Siamo chiusi per colpa della loro inefficienza»
In piazza presenti non solo parrucchieri, barbieri e centri estetici; ma anche rappresentanze di ristoratori e attività commerciali chiuse. Tutti lavoratori costretti a subire le conseguenze della schizzofrenia dei provvedimenti nazionali e regionali nella gestione della pandemia.

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