Torrone siciliano

Torrone siciliano
Oggi dedicheremo il nostro articolo ad un dolce principe delle tavole siciliane nel periodo natalizio: il torrone di mandorle.

Si avvicina sempre di più il periodo delle feste, e con questo, l’aria delle città e dei paesi siciliani si riempie di profumi, odori, sapori e tradizioni. L’odore di caramello si fa sempre più intenso e le strade diventano vetrine di dolci per i passanti.

 

L’origine del dolce

Noto anche come minnulata, è un profumato croccante di mandorle caramellate di semplice, ma non banale, realizzazione. La minnulata deve il suo nome alla presenza delle mennule o minnule, cioè le mandorle. Si tratta di un dolce fatto di pochissimi ingredienti. Ma attenzione a non lasciarvi ingannare dalla sua semplicità. I pochi ingredienti presenti al suo interno sono: mandorle, zucchero e gocce di limone o arancia. Ma la difficoltà della preparazione di questo dolce risiede proprio in questi ingredienti, in particolar modo nello zucchero – che se non lavorato sapientemente, andrebbe a compromettere il risultato della ricetta.

Il termine “torrone” deriva dal latino torreo (letteralmente tostare), con particolare riferimento alla frutta secca tostata con cui è fatto. La ricetta del torrone siciliano è stata probabilmente tramandata dai saraceni, espandendosi poi in tutto il territorio italiano. A citarlo per la prima volta fu, infatti, un medico arabo nel suo trattato sugli effetti benefici di alcuni alimenti, come la frutta secca.

 

La ricetta e la preparazione

Impariamo insieme i segreti per prepararlo, ma prima ecco le dosi:

300 g di mandorle

300 g di zucchero

1 agrume a piacere

Iniziate preriscaldando il forno a 180°, successivamente disponete le mandorle (ancora da pelare) su una teglia e tostatele per 5 minuti circa. Raggiunta la metà cottura, muovete la teglia per favorire una cottura uniforme.

Procedete adagiando un foglio di carta forno su un piano (preferibilmente di marmo, ma anche un tagliere andrà bene) e spennellatelo con una goccia di olio d’oliva extra vergine.

Concentratevi adesso per la preparazione del caramello. Versate lo zucchero in una padella antiaderente che abbia un fondo spesso e accendete il fuoco a fiamma bassa. Attenzione perché in questa fase è necessario NON mescolare lo zucchero. Dovete lasciarlo sciogliere fino a quando inizieranno a formarsi delle bolle e lo zucchero assumerà una colorazione lievemente ambrata.

Una volta che le mandorle saranno ben tostate, ancora calde immergetele nel caramello. Alzate, leggermente, la fiamma e mescolate con un cucchiaio di legno così da ricoprire ogni singola mandorla con il caramello di zucchero.

Nota bene: questa fase non deve durare più di un minuto, poiché bisogna evitare di tostare ulteriormente le mandorle e quindi scurirle eccessivamente.

Adagiate adesso il composto ottenuto sulla carta oleata e, prestando attenzione a non bruciarvi con qualche goccia di zucchero fuso, spianatelo in maniera uniforme, aiutandovi con una spatola inumidita d’acqua. Dovete cercare di ottenere una forma più squadrata possibile e con uno spessore che non superi 1 o 1,5 cm, poiché renderebbe difficile gustare il torrone.

Lasciate intiepidire il torrone e, quindi, procedete a tagliarlo in piccoli pezzetti monoporzione. Utilizzate un coltello piuttosto grande e affiliato.

Per la sua preparazione è molto diffusa la pratica di insaporire il torrone aggiungendo note agrumate di limone o di arancia. È possibile farlo in due modi differenti:

1) aggiungendo la scorza grattugiata all’interno del caramello

2) livellando il torrone con l’agrume scelto, a mo’ di spatola, in modo da favorire il rilascio degli oli presenti nella buccia.

E ora? Arricriativi!

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