Sicilia: in migliaia contro la violenza sulle donne

Sicilia: in migliaia contro la violenza sulle donne

Oggi in Sicilia in migliaia sono scese in piazza contro la violenza sulle donne. Da Messina a Palermo, le donne hanno dimostrato di non essere più disposte ad accettare stereotipi e discriminazioni di genere.
Le donne siciliane hanno scelto di organizzare i cortei qui, nelle loro città, affinché ogni donna possa sentirsi inclusa e avere la possibilità di scendere in piazza e manifestare accanto alle proprie compagne. 《In Sicilia l’obiezione di coscienza raggiunge percentuali mai viste altrove, i consultori chiudono o non forniscono servizi adeguati e i centri anti-violenza subiscono un de-finanziamento che limita un lavoro che dovrebbe essere diffuso e garantito》 – affermano le organizzatrici. 《Infatti la violenza maschile esiste nel privato delle case, ma pervade ogni ambito della società e diventa sempre più strumento politico di dominio producendo solitudine, disuguaglianze e sfruttamento. Esiste una violenza pubblica che legittima quella privata. Ci riferiamo allo smantellamento sistematico dei consultori operato dalle Regioni, alle scelte protocollari dell’Agenzia per il Farmaco che limitano fortemente la somministrazione della pillola abortiva RU486 e stabiliscono la non rimborsabilità della contraccezione, così come la recente esclusione della pillola del giorno dopo dai farmaci obbligatori nelle farmacie》- continuano.

Donne sempre più convinte nel volersi opporre alla violenza sulle donne in tutte le sue forme. 《Ribaltare un racconto mediatico volto a criminalizzare la donna e farci empatizzare con il carnefice. A questa narrazione che negli spot rappresenta le donne sole, sempre livide e rannicchiate, ne stiamo costruendo un’altra di donne forti, capaci di autodeterminarsi e di reagire. Donne solidali che insieme si organizzano come abbiamo fatto oggi nelle piazze siciliane di Palermo e Messina, nella piazza di Roma e in tutte le piazze del mondo invase dalle donne che lottano》.

A Palermo lo striscione di apertura recitava “Siamo rivolta!”. Un monito per chi ancora sottovaluta la forza delle donne e che sottende un processo di trasformazione della società che sta cominciando.

A Messina, nonostante il tentativo della Digos di ostacolare l’organizzazione del corteo, oggi, è stato mandato un segnale importante: le donne non si fermano di fronte a nulla. 《Noi non deleghiamo la nostra liberazione a nessuno! L’unica arma che abbiamo è la forza collettiva.》 – affermano.

 

Una grande dimostrazione di forza quindi, da parte delle donne siciliane, che hanno confermato la loro volontà di lottare in un territorio espropriato di ogni ricchezza, destinato alla desertificazione e da cui è consigliabile scappare. Le donne siciliane non vogliono più sottostare all’idea di donna sottomessa e inerme, ma lottare per decostruire questa narrazione dominante e costruirne una nuova a partire dai loro bisogni e dalle loro lotte.

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