Le ragioni del no e le alternative agli inceneritori.

Le ragioni del no e le alternative agli inceneritori.

 

Appello alle forze politiche, alle associazioni, alle cittadine e ai cittadini che hanno a cuore le sorti dei cittadini

 

La Regione Siciliana, prona alle lobby sui rifiuti, ci riprova!

Venti anni di “stato di emergenza” e di “poteri speciali” sono serviti alla Regione Siciliana per stremare i cittadini e favorire in tutti i modi la speculazione di chi vive sui rifiuti. Fino a ieri la Regione ha avvantaggiato le lobby delle discariche dove buttare i rifiuti indifferenziati. Oggi, con “l’Avviso Esplorativo” appena pubblicato, la Regione intende sostenere la speculazione degli inceneritori e quella connessa alle nuove pericolosissime discariche necessarie per stoccare i rifiuti inceneriti. La salute e le tasche dei cittadini sono questioni che non interessano questa Regione Siciliana priva di moralità e senso del pudore.

 

Bruciare i rifiuti: una vergogna della Regione Siciliana, un peso insostenibile per i siciliani 

Persino in Danimarca, paese citato più volte a sproposito dai sostenitori di questi impianti, un provvedimento del governo li ha finalmente posti in dismissione. Invece, la Regione siciliana, dopo di vent’anni di stato di emergenza e di poteri speciali, tanto (non) ha fatto da riproporre la strada perdente degli inceneritori, impianti che solo in Italia vengono chiamati termovalorizzatori, visto che non valorizzano proprio nulla e creano nuove discariche ancora più pericolose delle precedenti.

 

Bruciare i rifiuti pesa due volte sulle tasche dei cittadini

Le città dotate di inceneritori pagano due volte: la bolletta pesantissima e il mancato introito della vendita dei materiali differenziati. Il vantaggio è solo per le tasche dei gestori, che operando in posizione di monopolio fanno e disfano come meglio conviene a loro. Perciò una volta che si inizia la mala avventura degli inceneritori, si va sempre a finire male.

 

Gli inceneritori richiedono nuove discariche, più pericolose delle precedenti

Gli inceneritori richiedono nuove e discariche necessarie per abbancare la grande quantità di rifiuti speciali e pericolosi che essi producono, pari fino al 25% – 30% del materiale incenerito, compresi quelli provenienti dagli impianti di filtraggio delle ciminiere. Dove saranno realizzate queste discariche?

 

Chi vive accanto agli inceneritori è a rischio vita e salute

Ogni volta che viene proposto un nuovo impianto si rassicurano le popolazioni che «è più sicuro dei precedenti». Ma non è mai stato così! L’associazione internazionale dei Medici per l’Ambiente da anni denuncia che chi vive accanto agli inceneritori è più soggetto a patologie tumorali, ictus cerebrali, infarti e malattie respiratorie. Ad essere più esposti alle polveri sempre più fini (e per questo sempre più pericolose) rilasciate dalle ciminiere sono proprio i bambini, gli unici innocenti.

 

L’inceneritore non inghiotte e non può sostituire la raccolta differenziata

Conferire rifiuti indifferenziati è contro legge, bruciarli è pericolosissimo per la salute e pesantissimo per le tasche dei cittadini. L’inceneritore può e deve bruciare solo il secco della differenziata spinta e perciò questo tipo di impianto non può sostituire raccolta differenziata! L’inceneritore che inghiotte tutto è contro legge, contro la salute e contro l’economia.

 

Gli inceneritori colpo di coda della speculazione sui rifiuti

Con la differenziata che ormai ha superato la soglia del 65% in quasi tutti i comuni siciliani, l’inceneritore ha un solo e unico motivo di esistere: garantire profitti chi non può più lucrare sul mondo delle discariche. È il momento di dire basta alla speculazione sorretta dalle istituzioni regionali infedeli.

 

Non rifiuti ma economia circolare!

In un mondo connotato da una crisi globale da scarsità di risorse bruciare i rifiuti è proposta assurda, anzi, efferata. Quando gli inceneritori dovessero essere completati, la differenziata in Sicilia sarà ancora aumentata e la riduzione alla fonte sarà grandemente migliorata, ma l’ingombrante presenza degli inceneritori tenterà di imporre ai cittadini regole capestro per il conferimento dei rifiuti alle tariffe imposte. Uno sconcio che dobbiamo evitare agendo adesso!

 

Non inceneritori, ma nuovi impianti!

I cosiddetti “rifiuti” sono già ovunque una preziosa risorsa, tranne che in Sicilia, dove mancano impianti efficaci per il trattamento e il recupero. Il governo regionale sostenga la realizzazione di impianti per il trattamento e il recupero al posto degli inceneritori! Sono la differenziata, il recupero, il riciclo, la riduzione a minimizzare la discarica. Non gli inceneritori! È l’Economia Circolare a portare lavoro per tanti, non gli inceneritori!

 

Mobilitazione generale!

Le forze politiche, le associazioni, le cittadine e i cittadini che hanno a cuore le sorti della nostra isola si mobilitino in una grande campagna di informazione e protesta.
VENERDì 2 luglio alle ore 18.30 partecipiamo numerose e numerosi ad una grande assemblea virtuale per stabilire le prossime mosse della nostra protesta. La nostra terra merita un’alternativa. Mobilitiamoci!

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