Lavoratori de La Rinascente in sciopero contro la chiusura

Lavoratori de La Rinascente in sciopero contro la chiusura
Questa mattina, a Palermo, i lavoratori e le lavoratrici de La Rinascente hanno iniziato lo sciopero – che durerà fino a domani – sotto lo stabile di via Roma. La catena di Grandi Magazzini minaccia infatti la chiusura della filiale di Palermo. La società, fondata a Milano ma adesso di proprietà del gruppo tailandese Central Group, non trova un accordo per ridefinire il contratto d’affitto con Fabbrica immobiliare, la società proprietaria dello stabile.

 

La Rinascente chiude: nessuna garanzia per i lavoratori

Al momento, La Rinascente paga 2milioni e 400 mila euro l’anno d’affitto. Se non si trova un accordo sul canone, circa 150 lavoratori e lavoratrici rischiano di rimanere per strada.

Ketty Falsaperla lavora a La Rinascente dal 1998. «oggi siamo scesi in piazza – afferma – per manifestare dissenso nei confronti dell’annuncio di chiusura,  che dovrebbe avvenire, da quello che dice l’azienda, a fine ottobre. Tante cose ancora non sono chiare e noi vogliamo chiarezza.»

«Fabbrica immobiliare si rifiuta di accettare la proposta de La Rinascente di 1 milione e 300 mila euro. E crediamo che lo faccia perché vuole ceduta la licenza de La Rinascente, senza l’obbligo di tenersi i dipendenti. E questa è una vera e propria speculazione immobiliare sulle spalle dei lavoratori. E noi questo non  lo permetteremo»

Il timore è dunque quello che con una nuova gestione avvenga un ridimensionamento dell’attività e, di conseguenza, dell’organico. Sulla portata degli eventuali licenziamenti non si possono però avere certezze.

«Palermo non si può permettere di perdere La Rinascente – continua Ketty Falsaperla – Via Roma, già adesso, registra un impoverimento generale e quei pochi negozi che sono rimasti, contano sulla nostra presenza. Dall’esito di questa trattativa dipende il futuro nostro e di tanti altri palermitani. Per questo chiediamo aiuto a tutti. Chiediamo che la città di Palermo si schieri al nostro fianco per lottare insieme.  Per far si che La Rinascente rimanga a Palermo».

I lavoratori e le lavoratrici hanno inoltre lanciato una petizione dal nome «Rinascente Palermo non deve chiudere», inoltrata anche  al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Premier Giuseppe Conte, al Ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, al Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e al Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo.  E chiedono la convocazione immediata di un tavolo di crisi con le associazioni datoriali e tutte le istituzioni nazionali, regionali e comunali, affinché La Rinascente non lasci Palermo.

 

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