Crolli Scala dei Turchi: chi governa i territori siciliani è inadeguato

Crolli Scala dei Turchi: chi governa i territori siciliani è inadeguato

Da diversi giorni il costone di marna bianca della Scala dei Turchi, nel comune di Realmonte, candidato a diventare patrimonio dell’Unesco, si sta sbriciolando. A lanciare l’allarme, documentando con foto e video, è stata l’associazione ambientalista MareAmico: 《L’eccessiva cementificazione tutto intorno ha modificato il normale deflusso delle acque meteoriche e poi l’esagerata frequentazione dei luoghi ha fatto il resto.》.

L’abbandono di questo “piccolo” paradiso Siciliano è ormai evidente da anni. Non è la prima volta, infatti, che la Scala dei Turchi viene interdetta e chiusa alle visite per ragioni di sicurezza. Si tratta di uno dei tratti di costa più suggestivi della Sicilia, posto sul litorale agrigentino, che non gode, però, delle dovute attenzioni da parte delle Istituzioni e, da quello che si evince dagli ultimi cedimenti del costone, nemmeno di minime opere di manutenzione.
Nei giorni scorsi massi e pietre sono venuti giù a causa del maltempo. La Procura di Agrigento ha già aperto un’inchiesta, a carico di ignoti, per inosservanza delle norme a tutela dei beni artistici, culturali e ambientali. Il territorio agrigentino si trova in un grave stato di emergenza.
La richiesta è quella di attuare un’urgente e massiccia opera di disgaggio – tecnica utilizzata per la messa in sicurezza in tempi brevi di una parete rocciosa, di una scarpata tendente a franare – al fine di far crollare in maniera controllata tutti i massi pericolanti e chiudere fisicamente la zona ovest a rischio.
Come al solito si aspetta che il danno sia fatto e solo dopo si provano a mettere le pezze. È chiaro che per essere arrivati a questo punto chi doveva prendersi cura di un patrimonio di tale bellezza ha mancato l’impegno. E non ci dimentichiamo neanche di dire che avvenimenti come questo riaprono la questione messa in sicurezza dei territori dal rischio idrogeologico. Questione che continua ancora a non essere affrontata. Forse dovremmo cominciare a pensare che chi governa i nostri territori non tiene alla loro salvaguardia ne alla sicurezza dei cittadini che ci vivono?

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