No alla centrale di Biogas!

No alla centrale di Biogas!

Cosa sta succedendo a Lentini, Carlentini e Francofonte?
A rileggere le parole dell’Energy Manager della Regione Siciliana Salvatore Cocina dedicate agli impianti di Biogas, pronunciate nel dicembre 2017 a neanche un mese dall’insediamento di Musumeci, appare tutto più chiaro: “con impianti di una taglia ottimale di 50 mila tonnellate ne basterebbero 12 per tutta la Sicilia […] i luoghi migliori sarebbero comunque vicino ai bacini di raccolta dato che il trasporto dei rifiuti è molto costoso […] il termovalorizzatore è solo l’elemento che chiude il ciclo dei rifiuti, ma il suo perno è nella raccolta differenziata e bisogna dirlo non ci sono altre strade”. Appare chiaro che le parole sono una cosa (“No agli inceneritori, sì alla differenziata”) e i fatti un’altra. I fatti, qui da noi parlano chiaro, almeno quanto parla chiaro l’Energy Manager regionale: stanno costituendo una “filiera” della munnizza!
Alla faccia del rilancio dell’agricoltura, alla faccia del turismo rurale, alla faccia della tutela e cura dei territori.
Vediamo di riepilogare:
– In contrada Armicci abbiamo ancora la vecchia discarica comunale, tutt’ora inquinante e che rimane da bonificare.
– Sempre ad Armicci il nuovo progetto di discarica della Pastorino srl, recentemente inquisita per “truffa allo Stato, bancarotta fraudolenta e riciclaggio” insieme ad altre 11 persone facenti parte del gruppo di società dei Quercioli e degli affaristi amici come gli Amara, già agli arresti per “sistema Siracusa”.
– Proprio attaccata alla cava che la Pastorino srl/ETAV vorrebbe trasformare in discarica, c’è l’ex-cava colmata e recintata di proprietà di Leonardi (Sicula Trasporti) che dichiarava volerne fare un giardino di aranci (attaccato alla discarica? Ha intrapreso il Leonardi azioni per difendere il suo costosissimo costruendo giardino di aranci? Forse il terreno doveva servire da zona logistica della discarica? Forse si stava preparando per un bell’impianto di incenerimento dei rifiuti della progettata limitrofa discarica?).
– In contrada Bonvicino la mega discarica della Sicula Trasporti a cui Musumeci in via emergenziale ha autorizzato la costruzione della vasca C.
– dall’altra parte della strada un mega impianto di compostaggio anaerobico sempre della Sicula Trasporti (SiculaCompost) per una potenzialità di 70 mila tonnellate l’anno.
– Alle porte di Lentini 5 piccoli impianti in costruzione a Biomasse da 200 Kw ognuno
– A Vaccarizzo il biostabilizzatore della Sicula Trasporti che sta massacrando di effluvi nocivi (Composti Organici Volatili) 3 mila residenti.
– A Francofonte un’altra grande centrale a Biogas.
– E per ultimo arriva Gionatan Saltaleggio con la società Vittoria Energia srl di Chiaromonte Gulfi, che vuol costruire – ancora in contrada Bonvicino – un impianto di Biogas “consistente in una fase anaerobica, seguita da una sezione aerobica, alle quali è sottoposta la frazione organica contenuta nella F.O.R.S.U. ” (cioè “Frazione Organica Rifiuti Solidi Urbani”) con una capacità di trattamento di 31 mila tonnellate/anno – 99,36 tonnellate al giorno. Ma perché Gionatan vuole costruire la sua centrale proprio a Lentini? E perché proprio in contrada Bonvicino? Forse perché vuol entrare in una promettente filiera di munnizza? Da chi è stato invitato?
Lentini produce poco più di 3mila tonnellate di F.O.R.S.U. l’anno e manda in discarica poco più di 4 mila tonnellate di rifiuti l’anno. Facendo due conti sorge spontanea un’altra domanda: ma la Vittoria Energia dove vuole prendere il materiale da “lavorare”, dato che vuol trattare 31 mila tonnellate l’anno? E dove vuole prenderlo la Sicula Compost che ne vuol compostare 70 mila?
Ora non si tratta – qui – di disquisire se questi impianti siano o meno nocivi – per noi lo sono eccome -, se questi impianti sono coerenti col Decreto Legislativo 155/2010 che prevede di “mantenere la qualità dell’aria ambiente, laddove buona, e migliorarla negli altri casi” o, ancora, se sono coerenti con la priorità dettata dell’art. 4 comma 6 del D.Lgs. n. 205/2010 (in recepimento della direttiva europea 2008/98/CE) che recita così: «Nel rispetto della gerarchia del trattamento dei rifiuti le misure dirette al recupero dei rifiuti mediante la preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio o ogni altra operazione di recupero di materia sono adottate con priorità rispetto all’uso dei rifiuti come fonte di energia».
Qui, adesso, si tratta di capire che tipo di sviluppo, che tipo di produzioni, che tipo di lavoro voglia la comunità lentinese, carlentinese e francofontese nei propri territori. Quale tipo di visione abbiano le amministrazioni comunali dei nostri territori, cosa e come i Sindaci vogliano incentivare e disincentivare.
Per quanto ci riguarda ribadiamo la nostra volontà nella lotta contro tutte le discariche e tutte le forme di incenerimento di rifiuti, contro tutto ciò che va contro la salute delle comunità e dei territori.
Oggi come ieri per noi vale la parola d’ordine:
– FUORI dai territori tutti gli infami speculatori.
– Si dia inizio alle bonifiche.
– Si incrementi la differenziata attraverso un piano comunale di incentivazione economica.
– Si aprano in ogni quartiere centri di raccolta della differenziata.
– Si incentivi nelle scuole di ogni ordine e grado la “cultura della differenziata”.
– Si disincentivino le attività commerciali che non usano sacchetti biodegradabili.
– Si incentivino le attività commerciali che vendono prodotti confezionati con plastiche biodegradabili.
– Si costruiscano centrali di compostaggio aerobico.

Coordinamento per il Territorio No discarica Armicci – Lentini

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