Il Movimento delle Valigie di Cartone fa tappa a Terrasini

Il Movimento delle Valigie di Cartone fa tappa a Terrasini

Ieri il movimento delle valigie di cartone è tornato nuovamente in piazza, questa volta a Terrasini, provincia di Palermo, per ribadire ancora una volta il NO all’emigrazione di giovani siciliani. Una fiaccolata silenziosa è partita alle 21:00 dalla piazza principale e ha percorso le vie principali del paese. Il messaggio è rivolto a tutti i cittadini siciliani che desiderano e cercano ogni giorno una condizione di vita migliore nella propria terra. Quelli che non vogliono andare via o vedere i propri figli farlo. Il movimento di Padre Garau intende proprio risvegliare le coscienze affinché si possa lottare tutti insieme contro questo fenomeno. Fermare l’emorragia che vede 20mila giovani l’anno partire alla ricerca di un futuro migliore. È questa la priorità.

Al termine della fiaccolata sono intervenuti – dopo padre Garau – l’arcivescovo di Monreale Mons Pennisi, il sindaco e il vicesindaco di Terrasini. In particolare, l’arcivescovo ha ribadito un concetto fondamentale rivolto a chi ci governa dall’alto: 《il governo e le pubbliche istituzioni devono rendersi conto di questo problema primario per la Sicilia e per il Meridione. Questa manifestazione lancia un grido a chi ci amministra e ci governa perché mettano al primo posto una politica per il lavoro che faccia cessare quest’emigrazione forzata》. Padre Garau, al termine della manifestazione, lancia un altro appuntamento. La prossima manifestazione sarà il 7 settembre a Gibilmanna.

Cresce dunque – e non si ferma – il Movimento delle Valigie di Cartone. I primi sit-in si sono trasformati in fiaccolate partecipatissime. Da Palermo si è spostato nelle città della provincia. E non sembra volersi fermare. In questi mesi tanti si sono avvicinati alla causa di Padre Garau. Una causa di tutti. Parole d’ordine chiare che non lasciano spazio a incomprensioni: restare, lottare, amare la propria terra. E allora forse è arrivato il momento di rompere l’argine e coinvolgere tutte le province dell’isola. Costruire un movimento contro l’emigrazione giovanile che coinvolga tutti i siciliani e le siciliane.

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