Lettera da un agricoltore: saremo costretti ad abbandonare i terreni

Lettera da un agricoltore: saremo costretti ad abbandonare i terreni

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Antonio Parrinello, fondatore e portavoce del comitato giovani agricoltori.  Già nel mese di giugno Antonio ci aveva parlato (qui) dei problemi che vive il comparto vitivinicolo e delle responsabilità dei governi regionali e nazionali. Ancora oggi, però, non sono state attuate politiche atte a fronteggiare la crisi che vive il settore agricolo. In più sembra esserci all’ordine del giorno la ratificazione del CETA (l’accordo di libero scambio tra EU e Canada). Un accordo che penalizzerebbe mortalmente l’agricoltura siciliana. 

Lettera aperta di Antonio Parrinello, portavoce del comitato giovani agricoltori Marsala e Petrosino.

Il periodo della vendemmia è quasi agli sgoccioli. Ci ritroviamo a fine Settembre, un mese sacro per noi produttori perché è proprio in questi giorni che raccogliamo il nostro oro giallo. Un momento tanto atteso per i sacrifici fatti durante l’anno, ma allo stesso tempo pieno di stanchezza, tensione, delusione e rabbia.
Si, la rabbia è tanta!

Il calo della produzione che si aggira tra il 30 e il 50%, la riduzione delle superfici vitate, i costi di gestione in continuo aumento, i cambiamenti climatici e le avversità atmosferiche stanno mettendo in crisi profonda il nostro settore.
Oltre il danno anche la beffa: i prezzi delle nostre produzioni hanno subìto ribassi ingiustificati e ingiusti.
Se non ci sarà un aumento consistente del prezzo del vino saremo costretti ad abbondare i nostri terreni perché non riusciremo più a coprire i costi di gestione.

Il comitato chiede che tutti i presidenti delle cantine sociali presenti sul territorio trapanese facciano squadra affinché il nostro prodotto conferito in cantina sia venduto a un prezzo equo che possa permetterci di vivere dignitosamente del nostro lavoro nel nostro territorio. “Prezzo minimo garantito”- questo pretendiamo.
Chiederemo a tutti gli organi competenti di vigilare affinché non venga permesso l’ingresso e l’utilizzo di mosto a basso costo e soprattutto di indubbia provenienza e che le quantità per ettaro siano reali e non solo su carta.

Ci auguriamo che i problemi del comparto vitivinicolo in questa provincia possano essere attenzionati dal neo Ministro alle politiche agricole, alimentari e forestali, Teresa Bellanova. Il comitato comunica inoltre che, appena conclusa la vendemmia, organizzerà una riunione informale, preannunciando uno stato di agitazione della categoria.

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