Edifici pericolanti a Carlentini: il comunicato di Antudo Lentini

Edifici pericolanti a Carlentini: il comunicato di Antudo Lentini
Riportiamo il comunicato del Comitato Territoriale Antudo di Lentini in merito al pericolo di crollo di edifici pericolanti nei centri storici di Lentini e Carlentini, in provincia di Siracusa.

L’iniziativa nasce dalla richiesta di aiuto al Comitato da parte di un cittadino carlentinese, la cui abitazione è stata oggetto di un’ordinanza di sgombero nel luglio 2021 a causa della situazione di inagibilità strutturale di un immobile adiacente. Dichiarato inagibile dal 2011 e soggetto a crollo imminente ed improvviso, nonostante le ripetute denunce dei cittadini alla Procura e le sollecitazioni all’Amministrazione Comunale affinché provveda alla sua messa in sicurezza o alla demolizione, dopo oltre 10 anni le autorità competenti non hanno ancora ottemperato ai loro obblighi di legge, limitandosi a transennare l’area e sgomberare gli edifici adiacenti, senza individuare una sistemazione abitativa temporanea alternativa, a cui hanno dovuto provvedere a proprie spese i residenti interessati.

 

Le Istituzioni non intervengono. Sicurezza a rischio per i cittadini.

Dopo il crollo di un edificio nel quartiere San Paolo di Lentini nel Novembre 2019 ed il cedimento improvviso di un immobile nel centro storico di Carlentini a seguito delle forti piogge dello scorso Ottobre, la situazione di abbandono ed incuria di vaste aree urbane di questi territori e la lentezza burocratica delle Amministrazioni nel farvi fronte sta sempre più allarmando le popolazioni interessate.

In questo quadro la vera emergenza è l’immediata messa in sicurezza dei territori.

 

Di seguito il comunicato integrale:

 

CROLLI E VECCHI EDIFICI PERICOLANTI:

PER LA MESSA IN SICUREZZA DI CITTADINI E TERRITORIO

I territori siciliani sono in un complessivo stato rovinoso sia in ambiente urbano che extraurbano.

Nonostante le sempre propagandate “buone intenzioni” di Stato e Regione, nonostante i tanti progetti di “pianificazione territoriale” o i provinciali “piani territoriali di coordinamento”, incuria, abbandono, sfruttamento scriteriato rimangono per lo più le costanti che caratterizzano il governo dei territori. A ciò si aggiunge lo stato di perenne crisi finanziaria dei Comuni a cui hanno abbondantemente contribuito partiti e scelte politiche dei governi nazionali e regionali con il progressivo e inesorabile taglio dei trasferimenti statali agli enti locali incidendo con ciò sui servizi e sulle possibilità di interventi razionali nei rispettivi territori.

Una situazione grave, quindi, che di giorno in giorno si aggrava sempre più se non ci si muove in modo risoluto per cambiare rotta. Occorre la mobilitazione degli abitanti, occorre che si muovano i Comuni, che le giunte comunali ed i Sindaci responsabili si attivino celermente con atti amministrativi coraggiosi senza tema di contrapporsi a leggi ingiuste e burocrazie criminali.

Con la scusa delle tante emergenze Stato e regione hanno permesso e dato avvio a le più disparate forme di sfruttamento e inquinamento dei nostri territori.

LA NOSTRA EMERGENZA È LA BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA DEI TERRITORI!

A Lentini e Carlentini si sono registrati crolli nei quartieri con costruzioni più vecchie, spesso abbandonate e non attenzionate dagli uffici tecnici dei comuni.

A Carlentini ad esempio dal 2011 gli abitanti di via Venezia denunciano nelle loro petizioni la situazione di estremo pericolo costituita dallo stabile pericolante sito al n.19/21 della stessa che minaccia alcune abitazioni. Pericolosità accertata dall’ufficio tecnico del comune di Carlentini che con nota n.11830 del 26 agosto 2020 comunicava agli interessati che si stava attivando per mettere in sicurezza l’edificio o per provvedere alla sua demolizione. Ebbene fino ad oggi l’azione del Comune è stata soltanto quella di transennare la zona e intimare lo sgombero agli abitanti delle case confinanti costretti a trasferirsi a proprie spese in altre abitazioni.

Riteniamo che l’intervento del Comune non possa limitarsi ad una ordinanza di sgombero e che non possano essere gli abitanti a pagare per il mancato intervento risolutivo di una problematica che crea grave pericolo di danno alle cose e alle persone.

I SINDACI ABBIANO IL CORAGGIO DI AGIRE CON TUTTI I MEZZI NECESSARI PER LA MESSA IN SICUREZZA DEI TERRITORI.

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