Che fine ha fatto il piano rifiuti?

Che fine ha fatto il piano rifiuti?

Ieri mattina Nello Musumeci è stato in visita ad Enna presso la discarica di Cozzo Vuturo affermando che questa dovrà avere in funzione entro due mesi l’impianto di trattamento biologico e meccanico dei rifiuti. A riportare la notizia è la “Gazzetta del Sud”.
Sembra siano iniziati i lavori di messa in sicurezza di una delle vasche dalla quale di recente si è verificata la fuoriuscita di percolato. Il presidente della Regione ha colto l’occasione per fare la sua passerella e mostrarsi ancora una volta sensibile alle questioni ambientali con annunci e promesse. Solo ieri è riuscito, nella stessa mattina, ha promettere l’impianto di trattamento rifiuti per la discarica in questione e investimenti per le infrastrutture. Dice, proprio durante l’incontro con il prefetto Maria Rita Leonardi. «Abbiamo deciso di ricominciare da Enna la ricognizione dello stato della viabilità siciliana, siamo pronti a stanziare 50 milioni per la sistemazione delle strade che non sarebbero da definire neppure trazzere».
Praticamente Musumeci fino ad ora ha solo promesso e annunciato provvedimenti e investimenti, ma nulla nei fatti sembra vedersi all’orizzonte. Certo non ci aspettiamo niente di buono, ma colui che è anche commissario all’emergenza rifiuti si è insediato alla presidenza della Regione dicendo che avrebbe risolto quanto prima i problemi riguardo a questo tema. Ha chiesto esplicitamente i poteri speciali al presidente del Consiglio Gentiloni come condizione necessaria per poter chiudere definitivamente l’emergenza rifiuti in Sicilia.
Ad attaccarlo, infatti, non tardano i Democratici che, con Giuseppe Lupo, fanno presente al presidente che la redazione del piano per la realizzazione delle piattaforme per la raccolta differenziata, il compostaggio e il conferimento post trattamento sarebbe dovuto essere pronta a fine febbraio. Aggiungono che è importante darsi una mossa perché l’emergenza cresce e rischia di esplodere in piena estate. Certo Lupo non ha tutti i torti, ma forse si dimentica che il suo partito durante la presidenza Crocetta non sembrava avere tutta questa fretta. Tant’è che anche Rosario, fermo sostenitore della differenziata, ebbe qualche difficoltà a realizzarla nei fatti e a risolvere i problemi dell’emergenza rifiuti. Musumeci, quindi, non si dimentichi che ha promesso di risolverli.
Tra l’altro le risoluzioni al problema rifiuti, in parte, il nostro presidente sembra averle previste. E sono scritte nero su bianco nel Documento di economia e finanza regionale bocciato la mattina del 27 marzo per un solo voto, votato a maggioranza la sera stessa grazie all’aiuto del gruppo parlamentare Sicilia Futura di Totò Cardinale. Nel documento in maniera molto vaga è previsto un aumento della raccolta differenziata e la realizzazione di impianti che permettano un adeguato trattamento dei rifiuti che possano così alleggerire il carico delle principali discariche siciliane, già sature.
Insomma da novembre ad ora molta carne al fuoco è stata messa da questo presidente e tutto il suo governo. Sappiamo benissimo che questo periodo di passerelle, bei discorsi e temporeggiamenti è dovuto all’attesa delle prossime amministrative, e alla formazione del nuovo governo. Una volta finiti questi passaggi, però, Musumeci dovrà tornare a fare i conti con i Siciliani.

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