A Raffadali e in provincia di Agrigento si lotta per l’acqua.

A Raffadali e in provincia di Agrigento si lotta per l’acqua.

Il 13 Gennaio centinaia di Raffadalesi hanno marciato per le strade del paese contro Girgenti Acque, gestore del servizio idrico integrato nei comuni della provincia di Agrigento.
La protesta era stata indetta dal Comitato civico per l’acqua pubblica, che a fine della manifestazione ha deciso di indire una riunione con Aci idrico (Assemblea Territoriale Idrica di Agrigento), ente gestore, amministrazione comunale e comitato civico per discutere delle problematiche.
I cittadini chiedevano l’interruzione del montaggio dei contatori o il loro montaggio assieme a degli sfiatatoi che impedissero di conteggiare l’aria come acqua e che quindi questa venga fornita in maniera discontinua chiedendo anche l’avvio dell’iter per la rescissione del contratto con il suddetto ente gestore.
Durante la manifestazione hanno preso parola migliaia di cittadini, tra cui anche il sindaco, Silvio Cuffaro, sostenendo che l’iter è già stato avviato, rendendo nota anche la difficoltà a cui è sottoposto, dato che la maggior parte dei comuni della provincia fanno pagare il servizio idrico ai cittadini a bollettazione.
In continuità, il giorno dopo, anche a Favara il coordinamento delle associazioni per l’acqua pubblica “Titano” manifestava il dissenso dei cittadini per le strade della città contro “la situazione di concreta emergenza che vive la Sicilia in merito alle riserve idriche” che sono caratterizzate anche dalle obsolete linee di adduzione ormai del tutto incapaci di soddisfare il fabbisogno dei cittadini, facendo perdere così il 50% dell’acqua lungo le condotte.
Cresce perciò la protesta contro le angherie di un gestore che, nascondendosi dietro vari articoli di legge, non capisce che i cittadini della provincia vogliono essere certi di non pagare anche l’aria presente nei condotti e che quindi è falso che questi ultimi semplicemente non vogliono montati i condotti.
Con tali considerazioni, quindi, il coordinamento ha deciso di indire uno sciopero a Favara, richiedendo l’incontro con l’ATI idrico della provincia per un ulteriore controllo sui futuri progetti sul piano d’ambito. Dopo un incontro con la sindaca di Favara, l’associazione è riuscita a far convocare un assemblea dei sindaci insieme alle varie realtà cittadine per lunedì prossimo.
Convocazione ottenuta soprattutto per ragioni di ordine pubblico, dato che in questi ultimi giorni, nella provincia, si sta vivendo un periodo di tensione che ha visto anche l’intervento dei carabinieri e delle forze dell’ordine in diverse occasioni di installazione dei contatori.
Situazione che, negli ultimi giorni ha portato a 72 indagati con accuse ipotizzate di associazione a delinquere, truffa, riciclaggio e false comunicazioni sociali caratterizzati da episodi di corruzione legati alle assunzioni a Girgenti Acque da cui ne avrebbero tratto vantaggio alcuni personaggi politici.

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